traduttore

giovedì, gennaio 10, 2019

LA VIA FRANCIGENA A LA SPEZIA






La Via Francigena in patchwork, dopo una lunga serie e mostre, è arrivata a La Spezia ed io ho deciso di visitare la tappa ligure organizzata dal FAI presso il  Museo Etnografico “Giovanni Podenzana”.
Volevo rivedere il mio piedone dopo tanto tempo. 
Un bel sole caldo mi ha riscaldato mentre camminavo sul lungomare di La Spezia per incontrarmi con Daniela Minervini.
Poi con Daniela, sua figlia e Piero ci siamo dirette al Museo Etnografico, un museo bellissimo situato nel cuore della città.
La mostra della Via formata da tanti patchwork, riproducenti vari aspetti del cammino, nata in seguito al concorso ideato da Quilt Italia, era al quinto piano e attraversato il portone della sala dedicata, camminando su una Via Francigena realizzata con la riproduzione del selciato di pietre, il quilt di Patrizia di Fuccia, ho potuto riammirare e rifotografare i nostri quilt.
Abbiamo impiegato tantissimo tempo perché Daniela, sua figlia e mio marito, amanti di storia, chiese
e territori, si scambiavano tutto il loro sapere sui temi realizzati in patchwork per il concorso. 
Io naturalmente ascoltavo con interesse perché non conoscevo tutto come loro. 
Insomma la visita è stata molto piacevole e istruttiva.

Poi dopo un’altra passeggiata sul lungomare, osservando le palme che abbellivano il lungo viale che costeggia il mare, mi è venuto un pensiero e mi sono ricordata le parole che mi diceva mia mamma…
da cosa nasce cosa” oppure “ da un’idea si sviluppano cento, mille idee” e poi a quello che Claudia, una mia amica,  mi disse anni fa e cioè “Linda al mondo c’è tutto, bisogna solo saper vedere e guardare ciò che ci circonda”. 
Ecco il  mio pensiero...
osservando le palme, ne ho viste alcune con all’interno tanti giardini pensili che correvano tutto attorno e allora mi sono chiesta se Stefano Boeri prima di progettare il “bosco verticale” di Milano avesse passeggiato e visto le palme di La Spezia.

Poi per concludere la mia visita alla mostra dedicata alla Via Francigena, mi sembrava giusto percorrere, ritornando verso casa, il Passo della Cisa, per potermi fermare lassù al passo dove la Via, dall'Emilia Romagna entra in Toscana. 
E così ho fatto, ad un certo punto mi sono dovuta fermare per circa mezz'ora perchè c'era un gregge di caprette che non si voleva spostare dal caldo sole che riscaldava la strada. 
Poi io e mio marito siamo ripartiti per la Cisa, non abbiamo trovato mo
lte macchine e appena arrivati in cima, il fumo grigio che usciva dal camino del ristoro per i pellegrini, sempre aperto, ci ha salutato salendo alto nel cielo azzurro. 
Siamo saliti alla Chiesetta, fotografato l'interno molto raccolto, con un Gesù posto sull'altare che appena l'ho visto, mi ha fatto pensare al "quiltino per Gesù Bambino" organizzato anni fa da Nanna Usai e ho deciso che ne farò uno e lo porterò al signore del ristoro che ho già avvisato, il quale, il prossimo anno lo sistemerà su Gesù Bambino. 

Uscendo dalla Chiesa, ho notato alcune foglie già bucate e pronte da ricamare e per cercarle, girando dietro la Chiesetta, mi sono trovata davanti la porta che cercavo e che non sapevo fosse proprio lì in quel punto. 
Ringrazio Quilt Italia per aver organizzato il concorso nel 2017. 
La mostra sarà aperta fino al 20 gennaio e il 15 gennaio alle 10.00  ci sarà una conferenza sul patchwork tenuta da Daniela Minervini. 




















































Nessun commento: