traduttore

mercoledì, dicembre 09, 2020

C' ERA UNA VOLTA...




Ciao

anche voi siete state bambine ricche di Desideri?

Io si, ne avevo tanti e qualcuno si avverava, 
i tempi erano lunghi e io continuavo a sognare e desiderare.
In questo periodo si avverano più velocemente, 
ma quelli di altri tempi erano, per me, più belli, più fascinosi,
li pensavo ad occhi chiusi e ad occhi aperti 
ne parlavo con mia sorella e le mie amiche
perché anche loro li avevano.

Era il periodo della letterina che si scriveva e si metteva sotto il piatto del Papà 
che fingendosi stupito la leggeva durante il pranzo di Natale.
Era il periodo della poesia, recitata in piedi sulla sedia davanti al Presepe.
Col vestitino nuovo che aveva sempre il carrè con l’arricciatura,
il collettino bianco ricamato e nel centro un fiocchetto,
le maniche un po’ larghe e il polsino col bottone che le chiudeva.
Era il vestitino di Natale cucito dalla mamma che faceva la sarta 
e che avevo provato in piedi sulla sedia, girando adagio adagio per vedere se l’orlo era giusto.
Uguale procedimento per mia sorella, mio fratello invece i pantaloni la mamma li acquistava
e poi aveva un maglione fatto ai ferri con i disegni jacquard.

Si mi ricordo bene quel periodo quando…
andavamo a letto presto perché doveva arrivare “Gesù Bambino”, 
la mamma e il papà lo aspettavano
cuocendo sulla stufa “ la dindetta” nella pentola ovale di rame.
Il giorno dopo si sarebbe tagliata meglio un po’ tiepida.

Che fatica addormentarsi, chiudevo gli occhi stretti stretti ma era peggio.
Poi crollavo.

Al mattino presto, sul tavolo della cucina vedevamo tanti regalini…
libretti e matite da colorare, un gioco per giocare tutti insieme,
i panettoncini piccoli, mio papà lavorava alla Motta 
e prendeva quelli un po’ storti ma comunque buoni.

E poi c’era il regalo per me e mia sorella che arrivava e spariva il giorno della Befana.
Era un servizio da tè di ceramica, appoggiato su un vassoio, 
nelle tazze c’erano noci e mandarini.
Bellissimo, lo usavamo solo per pochi giorni stando molto attente a non romperlo.
Poi la Befana lo portava via per riportarlo l’anno dopo.

Noi che eravamo piccole ci credevamo.

Il servizio c’è ancora e l’altro giorno sono andata a casa di mio fratello,
l’ho preso dalla vetrinetta, ho preso il vecchio vassoio con lo specchio,
ho messo due mandarini e due noci e l’ho fotografato.
Bellissimo tornare a quei ricordi semplici ma importanti e affascinanti.




Nessun commento: