traduttore

lunedì, aprile 05, 2010

99 COLOMBE PER 99 CANNELLE - LA NOTTE - THE NIGHT

Non sono brava in cucina e coi dolci sono proprio un disastro, non ho una ricetta da farvi conoscere ma questo non mi ha fermato dall'aderire all'iniziativa di "99 colombe per 99 cannelle" per ricordare il terremoto dell'Aquila.
Partecipo col racconto di una mia emozione provata 5 anni fa in questo periodo.
I'm not good at cooking, especially when it's about sweets. But this didn't stop me from taking part to the initiative "99 colombe per 99 cannelle" to remember the Aquila earthquake.
I'm taking part with an emotion I felt 5 years ago in this period.


Era Marzo del 2005 e con mio marito mi ero recata a Roma per la mostra patchwork "l'arte di creare con le stoffe" organizzata da QUILT ITALIA e poi ci siamo trattenuti per qualche giorno. La domenica sera mentre eravamo sull'autobus che ci avrebbe riportato in albergo, il semaforo divenne rosso e rimase rosso per tanto tempo, c'erano due vigili in mezzo all'incrocio che non permettevano alle auto e ai bus di muoversi.
Tutti suonavano i clakson e la confusione era grande. Sull'autobus ci chiedevamo cosa potesse essere successo e dopo un po' poichè io e mio marito temevamo di perdere un altro bus che avremmo dovuto prendere più avanti, chiedemmo all'autista se ci poteva aprire e scendemmo per incamminarci a piedi.
Arrivati al semaforo rosso dovevamo attraversare una strada dove non c'era nessuno e che nel buio mi sembrava finisse con un cancello. Eravamo vicino alle Mura Vaticane e poichè era un po' tardi non c'era tanta gente a piedi. Un giovane sacerdote ci affiancò e scendemmo dal marciapiede.
In quel preciso momento arrivarono dalla via principale due poliziotti in moto che alzando il braccio verso di noi ci fermarono.
E subito vedemmo un'auto scura che si avvicinava adagio, il sacerdote vicino a noi disse con un filo di voce" ma è il Papa".
Si era Lui, che avevano dimesso dall'ospedale e ritornava in Vaticano dove sarebbe morto dopo pochi giorni.
Non mi ricordo il suo viso ma da allora ho spesso negli occhi il bianco del suo vestito e la sua mano che lasciata la maniglia alla quale si sorreggeva, fece il gesto della benedizione.
Era ad un metro da noi e in quel momento non ho sentito più nulla ero come in una nuvola.
L'emozione è durata un attimo ma è stata così intensa che sembrava non finire più.
Ci siamo ritrovati tutti e tre sul marciapiede con gli occhi colmi di lacrime e poi adagio adagio il rumore attorno a noi è ricominciato.
Vi ho raccontato questa mia emozione perchè Papa Wojtyla spesso faceva volare le colombe, simbolo di pace e serenità e perchè auguro a tutti gli Abruzzesi colpiti dal terremoto di provare la stessa intensa emozione quando nelle loro piazze ricostruite lasceranno volare tante colombe cariche di ricordi e di speranze.


It was March, 2005, and I went to Rome with my husband for the patchwork exhibition "the art of creating with fabrics" a QUILT ITALIA show. We spent a few days there and on Sunday night while we were on the bus going back to the hotel, the traffic light turned into red and didn't change for a many minutes.
Two policemen were standing in the middle of the crossroad and cars and buses couldn't move.
There was a lot of confusion. Where asking each other what could have happened. After a while, my husband and I started walking to the stop of another bus we had to take, we didn't want to miss it.
As we reached the red traffic light, we had to cross a road where there was nobody and in the dark of the night it seemed to finish with a gate. We were close to the Vatican Wall. There were very few people, because it was late. A young priest was walking next to us and we went down from the platform.
In the meanwhile two policemen on two motorcycles came from the main street and said us to stop.
We saw a black car coming slowly, and the young priest said "that's the Pope!".
It was Him! Coming back from the Hospital and going to the Vatican, where he would have died after few days.
I can't remember his face, but since that moment I have sometimes in my eyes the white of his dress and his hand blessing us.
He was a meter far from us and I couldn't feel anything, it was like being in a cloud.
The emotion had been going on for a moment but that feeling seemed to last forever.
We found ourselves on the platform, with the eyes full of drops and then slowly the noise started again.
I'm telling you this emotion because Pope Wojtyla used to let doves fly free as a symbol of peace and serenity. In this way I want to wish people living in Abruzzo, where there had been the earthquake, to feel the same emotion when they will let doves fly full of memories and hopes in the rebuilt squares.



La colomba che ho pensato per questa iniziativa non è dolce e non è da gustare ma è morbida, colorata e da tenere tra le mani, è fatta con la stoffa.
Se qualche nonna o qualche mamma la vorrà cucire per i nipoti o i figli qui sotto potrà trovare il cartamodello.
The dove I've been thinking of for this initiative is not sweet or tasty, but it's soft , coloured and to keep in the hands, it's made of fabrics.
If any grandmom or mom wants to sew it for their grandchildren or children can find the pattern here.







10 commenti:

Lara ha detto...

Ciao, grazie per aver condiviso con noi un racconto così toccante, molte sono le immagini che resteranno nei nostri cuori quando penseremo a Papa Wojtyla. Buona notte Lara

Grazia ha detto...

lo ricordo anche io con molto affetto....e spesso sono stata stata in mezzo al traffico mentre lui passava....:)
Un abbraccio
Grazia:)

Paola ha detto...

Un' emozione stupenda, da invidiare quasi.
Un abbraccio

Anna Luisa e Fabio ha detto...

Mi hai emozionata veramente con questo tuo ricordo e chissà se il Papa da lassù non benedica le 99 colombe...
Un abbraccio
Anna Luisa

Anonimo ha detto...

What a truly wonderful encounter Linda. Thank you for the dove.

Cristina ha detto...

Che bel ricordo hai.....

Leyla Ferrari ha detto...

Grazie per l'emozione, la famiglia di mia mamma é di origine polacca,
e questo Papa l'abbiamo sentito particolarmente vicino, ovviamente non solo per la provenienza ma per tutto quello che é riuscito a trasmetterci.
Ti ringrazio anche per il cartamodello, che ho visto solo oggi, ma che farò da appendere vicino alla finestra del mio locale di cucito, in ricordo di questo Papa che ci ha dato tanto.
Buona giornata
Leyla

patti ha detto...

Che bella emozione, grazie!!

Agapequilt ha detto...

Un bel ricordo da tenere stretto stretto.

Mariangela ha detto...

Un'emozione grande e un indimenticabile momento.
Grazie Linda!